Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del regno dei cieli.

PRIMA LETTURA: Nm 20,1-13

Ne uscì acqua in abbondanza.

SALMO: (Sal 94)

Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore.

«In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».

Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».

E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli.

E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.

Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.

Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».

Mt 16,13-23

Un brano questo, in cui Gesù ci pone un interrogativo importante, ci mette alla prova, così come fa con Pietro: – Tu chi dici che io sia? – Noi oggi, come cristiani, siamo molto più fortunati di Pietro, perché in duemila anni, Gesù ci ha fornito tante prove della sua presenza in mezzo a noi, ma quello di credere in Gesù figlio di Dio, non è il solo problema che oggi il Vangelo ci presenta. Pietro riconosce, per grazia Divina, in Gesù il Figlio di Dio, ma ancora non è pronto a comprendere del tutto. Vediamo che Pietro non è migliore di noi, nonostante la conoscenza e l’amicizia che lo legano a Gesù.

  • Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente!
  • Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra, sarà sciolto nei cieli.

Conoscersi e riconoscersi….

Basta questo?

Vedremo che non è sufficiente, perché Pietro rinnegherà di conoscere Gesù, per paura di essere catturato o forse perché in quel momento la sua fede vacillò…chissà!

I disegni del Signore sono giusti, noi non li conosciamo, ma se Pietro fosse stato subito catturato e ucciso, come avrebbe potuto servire il Signore? Pietro, che era un uomo come noi, scelse Gesù, fino in fondo. Non era colto, aveva anche un carattere burbero, era un bel capoccione come diremmo oggi, ma si fece trascinare dall’ amore che quell’uomo sprizzava da tutti i pori, per gli ultimi, per i bisognosi, per gli ammalati, per tutti quelli che considera fratelli, anche se lo crocifiggeranno, anche se non lo vogliono accettare.

Oggi che la violenza dell’ISIS si spinge fin dentro le nostre chiese, anche noi ci troviamo davanti alla scelta di Pietro, anche noi abbiamo paura…. ci riconosceremo cristiani come Gesù, pronti all’accoglienza e al perdono o lo rinnegheremo?

Certo anche Pietro come noi, avrebbe voluto farsi un Gesù un po’ più su misura, un po’ meno idealista e più combattivo, un po’ più umano e meno obbediente a Dio, un po’ più terreno e meno irreale. Ma Gesù è Gesù, è Dio stesso e non può essere qualcun altro, nemmeno per farci contenti.

Il suo amore è immenso per noi, ma non scende a compromessi con la nostra umanità, sa perdonare perché è misericordioso, ma quello che ci dice di fare è legge. Seguirlo significa prendere la nostra croce, come ha fatto Lui e seguirlo su questa strada. Possiamo essere imperfetti, ce lo perdonerà, possiamo cadere e ci aiuterà ad alzarci, ma la strada è solo questa, attraverso la porta stretta delle sue parole possiamo seguirlo, non facendoci un Dio su misura, più consono ai nostri desideri.