Colui che ascolta la Parola e la comprende, questi dà frutto
PRIMA LETTURA: Es 20,1-17
La legge fu data per mezzo di Mosè.
SALMO (Sal 18)
Signore, tu hai parole di vita eterna.
“In quel tempo,
Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la
parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato
seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è
stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie
subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge
una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene
meno. Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la
preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed
essa non dà frutto. Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la
Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il
trenta per uno».”
Mt 13,18-23
Oggi, contempliamo Dio come un contadino buono e magnanimo, che semina a mani piene. Non è stato avaro nella redenzione dell’uomo, ma ha speso tutto nel suo Figlio Gesù Cristo, che come grano sepolto (morte e sepoltura) è diventato vita e risurrezione nostra grazie alla sua santa Risurrezione.
Dio è un contadino paziente. I tempi appartengono al Padre, perché solo Egli
conosce il giorno e l’ora (cf. Mc 13,32), del raccolto e la trebbiatura. Dio
aspetta. E anche noi dobbiamo aspettare sincronizzando l’orologio della nostra
speranza col piano salvifico di Dio. Dice Giacomo:
«Guardate l’agricoltore: egli aspetta con
costanza il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le prime e le
ultime piogge» (Gc 5,7). Dio aspetta la coltivazione e la fa crescere con
la sua grazia. Noi non possiamo nemmeno addormentarci, ma dobbiamo collaborare
con la grazia di Dio prestando la nostra collaborazione, senza presentare
ostacoli all’azione trasformante di Dio.
La coltivazione di Dio che nasce e cresce qui sulla terra è reso visibile nei
suoi effetti, possiamo vederli in veri e propri miracoli ed esempi clamorosi di
santità di vita. Sono in molti quelli che, dopo aver ascoltato tutte le parole
e i rumori di questo mondo, hanno fame e sete della Parola di Dio, vera, li
dove è viva e incarnata. Ci sono migliaia di persone che vivono la sua appartenenza
a Gesù Cristo e alla Chiesa con lo stesso entusiasmo che all’inizio del
Vangelo, perché la parola di Dio “trova
la terra dove germinare e portare frutto” (S. Agostino), quindi
dobbiamo alzare la nostra morale e affrontare il futuro con occhi di fede.
Il successo della coltura non è nelle nostre strategie umane o di marketing, ma
nell’opera salvifica di Dio “ricco
di misericordia” e nell’efficacia dello Spirito Santo che può
trasformare la nostra vita in modo che siamo capaci di dare gustosi frutti di
amore e di gioia contagiosa.