Ti seguirò dovunque tu vada.

PRIMA LETTURA: Pr 31, 10-13.19-20.30-31

Una donna saggia compie opere lodevoli.

SALMO: (Sal 102)

Il Signore ama chi lo teme.

SECONDA LETTURA: Col 3,12-17

Rivestitevi della carità.

«In quel tempo, mentre camminavano per la strada, un tale disse a Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».

A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio».

Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».

Lc 9, 57-62

Il “mestiere” di seguire Gesù è molto impegnativo: non consente distrazioni; è un’occupazione a tempo pieno. Il Cristo è un maestro diverso dagli altri: l’aderire al Signore non si presenta come un sedersi attorno ad una cattedra, ma è un camminare dietro: un instancabile protendersi in avanti.

Bisogna seguirlo e diventare suoi discepoli con prontezza e decisività: è una via difficile, qualche volta di disagio, di povertà, di stenti, ma anche la via sicura, quella che consente di pensare e credere di spendere la vita nel modo migliore possibile.

Non possiamo mai dimenticare chi è colui che chiama, chi seguiamo, dove egli vuole condurci, quali strumenti di grazia egli ci offre per renderci possibile la sequela. I veri discepoli di Cristo ci affascinano per la loro vita, per i loro esempi, per la loro pace profonda.

Anche oggi sono molti i chiamati, pochi coloro che hanno il coraggio di rispondere con generosità e sollecitudine. Sia questo vangelo motivo di preghiera per tutti coloro che sentono il bussare del Signore nel loro cuore e non hanno forza di rispondergli.

Abbiamo scelto questo Vangelo Per la messa della nostra Beata perché sono le parole con il quale il cardinale e poi futuro papa Giampietro Carafa invitò la madre Lorenza a fondare un luogo dove il Figlio dell’Uomo potesse posare il capo. Questo giorno di festa celebra una grande donna che ha saputo fare della sua vita, intramata dalla grazia di Dio, una meravigliosa risposta all’invito divino di rendere storia, carne opere il suo desiderio di salvezza e di amore Per ciascuna creatura. Grazie per i tanti auguri Giunti copiosi fin dalle prime luci dell’alba da tanti di voi e dalle nostre sorelle cappuccine che abitano tanti angoli della terra! Auguri a noi e a ciascuno e ciascuna di voi!!