Essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
PRIMA LETTURA: Rm 10,9-18
La fede viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo.
SALMO: (Sal 18)
Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.
«In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono».
Mt 4,18-22
Oggi è la festa di Sant’Andrea apostolo, festa che viene celebrata solennemente dai cristiani della Chiesa di Oriente. Fu uno dei primi due giovani che conobbero Gesù sulla riva del Giordano e ad avere una lunga conversazione con Lui. Subito andò a cercare il fratello Pietro dicendogli: «Abbiamo trovato il Messia», e lo portò da Gesù (Gv 2,41). Poco tempo dopo, Gesù chiamò questi due fratelli pescatori e suoi amici, proprio come lo leggiamo nel Vangelo di oggi: «Seguitemi, vi farò pescatori di uomini» (Mt 4,19). Nello stesso villaggio c’erano altri due fratelli, Giacomo e Giovanni, compagni e amici dei primi due, e pescatori come loro. Gesù chiamò anche loro a seguirlo. È meraviglioso leggere come loro lo lasciarono tutto e lo seguirono “subito”, parola ripetuta nei due casi. Non si può dire a Gesù: “dopo”, “più avanti”, o ancora “adesso ho troppo lavoro”.
Anche a ognuno di noi Gesù ci chiede ogni giorno di metterci al suo servizio con tutto ciò che siamo e abbiamo.; questo significa abbandonare tutto, non tenere nulla per noi, affinché, vivendo con Lui i nostri obblighi professionali, e famigliari, possiamo diventare “pescatori di uomini”.
Ma cosa significa esattamente “pescatori di uomini”? Una buona risposta la può dare un commento di San Giovanni Crisostomo. Questo Padre e Dottore della Chiesa dice che Andrea non sapeva spiegare bene a suo fratello Pietro chi fosse Gesù, e per questo motivo «lo portò alla fonte della luce stessa» che è Gesù Cristo. “Pescare uomini” significa aiutare coloro che ci circondano affinché si incontrino con Cristo, unica fonte di luce nel nostro cammino.
Quello che serve, quello che conquista è uno sguardo. Simone e Andrea e poi Giacomo e Giovanni sono, prima di tutto, guardati. Quante persone saranno passate di lì prima di Gesù? Eppure nessuno li aveva guardati e poi riconosciuti così. Nei nostri gesti quotidiani siamo capaci di accorgerci che c’è uno sguardo rivolto proprio verso di noi? Quel tipo di sguardo che ci fa sentire amati e riconosciuti. Nonostante le nostre imperfezioni, le nostre ferite, le nostre paure e anzi soprattutto per queste.
La parola, la voce, il sentirsi chiamati, arrivano dopo. Lo sguardo non fa rumore, è intimo. La parola invece irrompe nella realtà, ci mette al muro, chiede risposta. È una parola che è promessa: «vi farò pescatori di uomini». Difficile non pensare ai salvataggi in mare, a chi pesca uomini che stanno annegando, portandoli in salvo. Questa è la promessa: sarete capaci di salvare, di tirare fuori dall’acqua gelida, dall’acqua di morte, mostrando che c’è un’altra vita, un’altra bellezza perché di questo farete esperienza, seguendo me.
È in quel momento allora che dobbiamo solo decidere se abbandonare tutto comprese le nostre certezze (le nostre reti), la nostra storia (il padre) e gettare il cuore oltre l’ostacolo, oltre ciò che conosciamo già, fidandoci di quello sguardo e di quella voce perché, a nostra volta, li abbiamo saputi riconoscere tra altri mille…