Vendi quello che hai, e seguimi.
PRIMA LETTURA: Sir 44,1.10-15
Il nome dei giusti vive per sempre.
SALMO: (Sal 23)
Questa generazione cerca il tuo volto, o Signore.
«In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!»».
Mc 10,17-21
Gesù sta per mettersi in viaggio quando, all’improvviso, un giovane gli corre incontro e si inginocchia ai suoi piedi. È un giovane buono, di una famiglia ricca, e ha un grande desiderio nel suo cuore: vuole raggiungere la vita eterna.
Gesù gli indica la strada: osservare i comandamenti, non uccidere, non rubare, non imbrogliare…
Ma tutto questo non basta al nostro amico. Desidera qualche cosa di più e di nuovo.
In quel momento tra lui e Gesù si stabilisce un contatto profondissimo, intimo, misterioso. Basta uno sguardo a Gesù, per dirgli tutto il suo amore: «fissatolo lo amò». Attraverso un semplice sguardo Gesù chiama il giovane ricco a seguirlo. Dal continuo del Vangelo sappiamo che il giovane andò via triste, perché non ebbe il coraggio di lasciare i suoi beni per andare dietro a Gesù e al Vangelo.
Ma oggi vogliamo fermarci qui: allo sguardo d’amore di Gesù.
Proviamo ad immaginare gli occhi di Gesù, pieni di luce, di tenerezza, di amicizia, che con uno sguardo dicono più di mille parole, che in un attimo sanno comunicare un amore infinito!
Pensiamo che anche noi siamo guardati da Gesù con uno sguardo simile. Per Gesù siamo amici, siamo un tesoro prezioso e Lui veglia su di noi, continuamente rivolge su di noi i suoi occhi.
Ma pensiamo anche alla potenza del nostro sguardo. Con i nostri occhi possiamo dire mille cose: paura, rabbia, disagio, tristezza… ma possiamo anche dire gioia, amore… E il nostro sguardo può arrivare anche là dove non arrivano le parole.
Proviamo a guardare al mondo, ai nostri amici, ai nostri genitori, fratelli, sorelle, passanti, vicini… con lo stesso sguardo di Gesù. Scopriremo di avere un potere grandissimo: quello di accendere nei cuori di tanti una piccola fiamma di amore.