Giovanni è il messaggero che prepara la via al Signore.

PRIMA LETTURA: Is 54,1-10

Come una donna abbandonata ti ha richiamata il Signore.

SALMO: (Sal 29)

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.

«Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle:

«Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che portano vesti sontuose e vivono nel lusso stanno nei palazzi dei re. Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto:

“Ecco, dinanzi a te mando il mio messaggero,

davanti a te egli preparerà la tua via”.

Io vi dico: fra i nati da donna non vi è alcuno più grande di Giovanni, ma il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui.

Tutto il popolo che lo ascoltava, e anche i pubblicani, ricevendo il battesimo di Giovanni, hanno riconosciuto che Dio è giusto. Ma i farisei e i dottori della Legge, non facendosi battezzare da lui, hanno reso vano il disegno di Dio su di loro».

Lc 7,24-30

Oggi, per tre volte Gesù ci chiede: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto?»; «E allora, che cosa siete andati a vedere?»; «Allora, che cosa siete andati a vedere?» (Lc 7,24.25.26).

Oggi sembra come se Gesù volesse liberarci dall’affanno della curiosità sterile, la sufficienza dei farisei e dei maestri della Legge che disprezzavano il piano di Dio per loro, rifiutando la chiamata di Giovanni (cf. Lc 7,30). “La conoscenza di Dio”, sola, non ci salva; bisogna conoscerlo, amarlo e seguirlo; è necessaria una risposta dall’interno; una risposta sincera, umile e grata.

«Tutto il popolo che lo ha ascoltato, e anche i pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia di Dio ricevendo il battesimo di Giovanni» (Lc 7,29): adesso viene la salvezza. Come San Giovanni Crisostomo predicò, adesso viene non il momento di essere esaminati, ma il tempo del perdono. Il momento è oggi e adesso, Dio è vicino, sempre più vicino a noi perché è buono, perché è giusto e ci conosce a fondo, e per questo è così pieno d’amore che perdona; perché attende ogni sera il ritorno a casa dei suoi figli per abbracciarli.

Ci regala il Suo perdono e la Sua presenza; rompe ogni distanza con noi; chiama alla nostra porta. Umile e paziente, adesso chiama al nostro cuore: nel nostro proprio deserto, nella nostra solitudine, nel nostro fallimento, nella nostra incapacità… in tutto questo vuole che noi vediamo il Suo amore.

Dobbiamo uscire dalle nostre comodità e lussi per affrontare e confrontarci con la realtà così com’è: distratti dal consumo e dall’egoismo, abbiamo dimenticato cosa attende Dio da noi. Desidera il nostro amore, ci vuole per Lui. Ci vuole veramente poveri e semplici, per poter darci la notizia di quel che, nonostante tutto, attendiamo ancora: Sono con te, non avere paura, abbi fiducia!

Addentrando in noi stessi, diciamo adesso con voce calma: “Signore, Tu che sai come sono e mi accetti così come sono, apri il mio cuore alla Tua presenza; voglio accettare il Tuo amore, voglio accoglierti adesso che vieni, nel silenzio e nella pace”.