Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno.
PRIMA LETTURA: At 3,11-26
Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti.
SALMO (Sal 8)
O Signore, Signore nostro, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
SEQUENZA
Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.
Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.
«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».
Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.
“In quel tempo, [i
due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano ciò che era accaduto
lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e
disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un
fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel
vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e
guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo
questo, mostrò loro le mani e i piedi.
Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse:
«Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce
arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi:
bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei
Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e
disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo
giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il
perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete
testimoni».”
L’esperienza dei due discepoli di Èmmaus è scioccante, non solo per l’apparizione di Gesù durante il cammino, essi rimangono turbati e commossi quando, seduti a tavola si accorgono in che modo lo sconosciuto spezza il pane. Maria Maddalena si accorge che l’Uomo davanti a lei è Gesù non appena Lui pronuncia il suo nome, i due discepoli nello spezzare il pane.
Nessuno si accorge del volto trasfigurato di Gesù, nei discepoli alla base c’è un senso di sconfitta, di delusione, non si ricorda più la sua onnipotenza tanto è acuto il dolore della sua morte. Quindi, anche per noi, Gesù sembra non esserci quando Lo cerchiamo invece è sempre presente, ci vede e ascolta. Conosce tutto di noi e ci chiede di fare spazio nel cuore per lasciarlo vivere in noi.
Spesso non riconosciamo Gesù nelle persone che ci sono vicine, non vediamo le loro sofferenze, non ci interessiamo di loro.
“Tutto quello che avete fatto a uno di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25,40).
Quando i due discepoli si accorgono dell’identità di Gesù, non c’è più tempo, Lui sparisce dalla loro vista e i due sconsolati dicono una frase che possono capire gli innamorati dell’Eucaristia: “Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?”.
Quando cerchiamo Gesù e ci sforziamo di purificare il cuore, compiendo la sua volontà, Lui si fa sentire, porta consolazione a chi soffre o ha qualche problema. Illumina quanti sono confusi nelle scelte e dona determinazione. Porta la pace nel cuore e ritorna la gioia, è una letizia interiore e una quiete sublime.
Questo e molto altro compie Gesù nelle anime che Lo adorano con impegno e Lo mettono al centro della loro vita.
Nella preghiera intima che sgorga da un cuore infuocato di amore verso Gesù, c’è la piena convinzione della sua Risurrezione, non è più questione intellettuale ma del cuore. È l’intima certezza che il Signore è sempre vicino, è presente ininterrottamente, vuole essere sempre presente…
Tutti i cristiani conoscono che è Risorto, pochi sono quelli che Lo cercano con profonda Fede e Lo credono vivo. L’autentico cammino di Fede parte quando c’è la certezza costante e non di qualche minuto, che Gesù è vivo ed è Dio.
Purtroppo le dissipazioni e i peccati ripetuti con frequenza indeboliscono la Fede, arrivano a fare perdere il contatto con Gesù, non si avverte più la sua presenza nel proprio cuore. Lui c’era, ma ciò che si oppone a Lui allontana la sua Persona e cade l’unione spirituale.
La lotta alle dissipazioni e ai difetti che portano ai peccati, effettivamente non è facile, questo comunque avviene quando si lotta da soli e senza chiedere aiuto a Gesù. Provate a chiedere a Lui ogni mattina la sua Grazia e l’aiuto per vincere difetti e comportamenti sbagliati. Vedrete come diventerà facile nella giornata vincere le proprie debolezze.
Dovete impegnarvi ogni giorno, evitando le occasioni di peccato e le dissipazioni, per restare nella pace: non fa tutto Gesù.