Andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno.
PRIMA LETTURA: At 2,14.22-33
Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni.
SALMO (Sal 15)
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
SEQUENZA
Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.
Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.
«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».
Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.
“In quel tempo,
abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a
dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse:
«Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo
adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei
fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e
annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. Questi allora si
riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma
di denaro ai soldati, dicendo: «Dite così: “I suoi discepoli sono venuti di
notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”. E se mai la cosa venisse
all’orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni
preoccupazione». Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni
ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino a oggi.”
Abbandonato
in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare
l’annuncio ai suoi discepoli
Oggi, l’allegria della risurrezione, fa delle donne che erano
andate al sepolcro, delle coraggiose messaggere
di Cristo.
«Una grande allegria» sentono nei loro cuori per l’annuncio dell’ angelo sulla risurrezione del Maestro. Ed escono “correndo” dal sepolcro per annunciarlo agli Apostoli. Non possono rimanere inattive ed i loro cuori scoppierebbero se non lo annunciassero a tutti i discepoli.
Risuonano
nelle nostre anime le parole di Paolo: «L’amore di Cristo infatti ci possiede» (2
Cor 5,14).
Gesù finge di incontrarsi per caso: con Maria
Maddalena e anche con l’altra Maria – così ringrazia Cristo e ricompensa l’audacia
di chi lo cerca di buon mattino -, e lo fa anche con tutti gli uomini e donne
del mondo. Ancora di più, per mezzo della Sua Incarnazione, si è unito, in un
certo modo, ad ogni essere umano.
Gli atteggiamenti delle donne, davanti la presenza del
Signore, esprimono le attitudini più profonde dell’essere umano di fronte a
Colui che è il nostro Creatore e Redentore: la sottomissione -«gli
abbracciarono i piedi» (Mt 28,9)- e l’adorazione. Che grande lezione
per imparare a stare davanti a Cristo Eucaristia!
«Non temete» (Mt 28,10), dice Gesù alle sante donne.
Paura del Signore? Mai, se è l’Amore di ogni amore!
Paura di perderlo? Sì, perché conosciamo la nostra debolezza.
Perciò ci
afferriamo fortemente ai Suoi piedi. Come gli Apostoli nel mare in tempesta e i
discepoli di Emmaus Gli chiediamo: “Signore non lasciarci!”
Le donne testimoni della Risurrezione
«Le donne sono spinte dall’amore e sanno accogliere questo
annuncio con fede: credono, e subito lo trasmettono, non lo tengono per sé, lo
trasmettono. La gioia di sapere che Gesù è vivo, la speranza che riempie il
cuore, non si possono contenere. Questo dovrebbe avvenire anche nella nostra
vita. Sentiamo la gioia di essere cristiani! (…) E’ bello che le donne siano
le prime testimoni della Resurrezione. Gli evangelisti hanno solo raccontato
quello che le donne hanno visto. E’ un po’ la missione delle donne dare
testimonianza ai loro figli e ai nipotini che Gesù è risorto».