Io vi dico di non opporvi al malvagio.
PRIMA LETTURA: 2Cor
6,1-10
Ci presentiamo come ministri di Dio.
SALMO (Sal 97)
Il Signore ha rivelato la sua giustizia.
“In quel tempo,
Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente
per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà
uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole
portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.
Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».”
Mt 5,38-42
Nel vangelo proclamato oggi, Gesù presenta le esigenze dell’amore cristiano. Esso va oltre la “legge del taglione” e supera anche i dettami della legislazione mosaica. Il discepolo di Cristo non si oppone al malvagio, anzi cerca d’accontentarlo oltre le sue stesse ingiuste aspettative. Così si realizza l’invito che Gesù propone nel seguito del discorso della montagna: dobbiamo avere verso i nostri nemici un atteggiamento gratuito e misericordioso, per imitare il nostro Padre celeste.
Porgere la guancia sinistra a chi ti percuote quella destra. Una logica apparentemente assurda, fuori da una qualsiasi prospettiva umana e di comune buon senso. Per comprendere questo insegnamento dobbiamo avere la capacità di andare oltre il mero significato delle parole, oltre la superficie di un concetto che ci appare irrazionale, per coglierne, nei fondali vasti e sconfinati della sapienza divina, tutte le ricchezze di una scelta di vita.
Porgere l’altra guancia, cioè buttarsi alle spalle il male subito, non permettere che i ruvidi segni di uno schiaffo continuino ad abbruttire il nostro volto; lasciare sul ciglio della strada il mantello soffocante della vendetta, la tunica adombrata dal risentimento, dall’odio, dal dilaniante rancore.
Porgere l’altra guancia, cioè buttarsi alle spalle il peggio di noi stessi, di un abito che ti stringe, soffoca, umilia. Porgere l’altra guancia, cioè rivestirsi con il lenzuolo che profuma di bucato, cingersi con i fiori del prato, cogliere dall’albero un diadema di ciliegie. Lascia ai figli di questo mondo il veleno della rivalsa, porgi l’altra guancia, rivestiti con il meglio che Dio ha posto nel tuo cuore.