Siano una cosa sola, come noi.
PRIMA LETTURA: At 20,28-38
Vi affido a Dio, che ha la potenza di edificare e di concedere l’eredità.
Regni della terra, cantate a Dio.
Oppure:
Sia benedetto Dio che dà forza e vigore al suo popolo.
«In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.
Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità».
Gv 17, 11b-19
Gesù prega il Padre e parla del Padre, che chiama «Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro». Dice del Padre: «La tua parola è verità». Gesù non è solo la «parola di Dio», ma è il «Verbo di Dio», ossia l’azione misericordiosa di Dio verso l’umanità. Gesù è voce, parola, pensiero e azione di Dio. Sta scritto: «Così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata» (Is 55,11).
“La preghiera è la forza dell’uomo e la debolezza di Dio”, non so bene chi abbia coniato questa frase, fatto sta che di tanto in tanto me la ritrovo sottocchio, come un perpetuo promemoria che riporta il mio sguardo interiore ad immergermi nel Suo mare di bontà, con la certezza che prima o poi la mia fiducia in Lui verrà ricompensata, non per merito mio ma perché Egli sa essere misericordioso con le Sue creature. Infatti, poco prima di morire crocifisso, Gesù dice: “Non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi”. Gesù quindi usa la preghiera come dialogo col Padre e non trattiene nulla per sé, ma tutto restituisce al Padre con l’offerta di ciò che Egli è stato disposto a vivere e ad amare in nome Suo. Anche la preghiera di Maria è offerta. Offerta di sé alla volontà del Padre quando orante accetta pienamente l’annuncio di Gabriele. Offerta di Gesù al Padre, quando lo presenta al tempio. Offerta dolorosa ai piedi della croce, quando presente vicino al Figlio, soffre con lui, accetta la sua morte e lo offre al Padre e si offre con lui, facendo olocausto di ogni suo diritto materno e del suo materno amore.