Quarto Giorno:
Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo.
Il Signore vi benedica e vi custodisca.
Vi mostri la sua faccia e abbia misericordia di voi.
Volga verso di voi il suo volto e vi dia pace, sorelle e figlie mie, e a tutte le altre che verranno e rimarranno nella vostra comunità, e alle altre ancora, tanto presenti che future, che persevereranno fino alla fine negli altri monasteri delle povere dame.
Io Chiara, ancella di Cristo, pianticella del beatissimo padre nostro san Francesco, sorella e madre vostra e delle altre sorelle povere, benché indegna, prego il Signore nostro Gesù Cristo, per la sua misericordia e per l’intercessione della santissima sua genitrice, santa Maria, e del beato Michele arcangelo e di tutti i santi angeli di Dio, del beato Francesco padre nostro e di tutti i santi e le sante, che lo stesso Padre celeste vi dia e vi confermi questa santissima benedizione sua in cielo e in terra: in terra, moltiplicandovi nella grazia e nelle sue virtù fra i servi e le ancelle sue nella Chiesa sua militante; e in cielo, esaltandovi e glorificandovi nella Chiesa trionfante fra i santi e le sante sue.
Vi benedico nella mia vita e dopo la mia morte, come posso, con tutte le benedizioni, con le quali il Padre delle misericordie ha benedetto e benedirà i suoi figli e le sue figlie in cielo e sulla terra, e con le quali il padre e la madre spirituale ha benedetto e benedirà i figli suoi e le figlie spirituali. Amen.
Siate sempre amanti delle anime vostre e di tutte le vostre sorelle, e siate sempre sollecite nell’osservare quelle cose che avete promesso al Signore.
AGNESE DI FAVARONE SORELLA DI SANTA CHIARA
Dalle fonti sappiamo che Ortolana ebbe 3 figlie, Chiara Caterina e Beatrice.
Sedici giorni dopo la fuga di Chiara dalla casa paterna, sua sorella Caterina, di 3 anni più giovane, la raggiunse presso il monastero di Sant’Angelo di Panso dove Francesco aveva condotto Chiara, a circa 2Km da Assisi, in attesa di completare San Damiano.
Naturalmente Caterina era a conoscenza dei progetti di Chiara e sapeva dove era andata e che tipo di vita avesse intenzione di fare.
Questo testimonia il forte legame spirituale tra le sorelle. Evidentemente non fu possibile scappare insieme, anche perché Chiara non sapeva di preciso cosa le sarebbe successo con la fuga. La Leggenda FF 3204-3206 ci dice Chiara pregò intensamente che anche Caterina la seguisse e fu ben felice di vederla arrivare. La preghiera della santa impedì quasi in maniera miracolosa che lo zio Monaldo, corso immediatamente a recuperare la 2 nipote scappata, potesse ricondurla a casa. Il suo corpo divenne di piombo così che fu impossibile sollevarla di peso e trascinarla via. A tal vista lo zio Monaldo preso da rabbia provò a colpire col braccio la nipote ma fu bloccato da un ictus e se ne tornò a casa con i suoi a mani vuote.
Caterina fu accolta da Chiara e Francesco le fece la tonsura e le diede il nuovo nome di Agnese, per aver eguagliato nella fortezza la santa martire Romana e a ricordo dell’Agnello senza macchia.
Come tutte le donne della famiglia Favarone, anche Agnese è una ragazza che nonostante la giovane età, è molto decisa e determinata e a Francesco sembra adatta per mandarla a fondare un monastero a Monticelli, vicino Firenze, dove impiantarvi la povertà di san Damiano.
Da una lettera sappiamo che riuscì ad ottenere dal Papa tutti i privilegi della povertà così come lei aveva chiesto. Alcune fonti dicono che fu promotrice di fondazioni di Sorelle Povere nel centro-nord. Da testimonianze del processo sappiamo che ritornò a san Damiano nel 1259 l’anno della morte di santa Chiara che le profetizzò la sua prossima morte. Ed infatti si ritiene che sia morta, non il 19 novembre così come la ricorda la liturgia, ma alla fine del mese di agosto come dice la Legenda: “Pochi giorni dopo Agnese chiamata alle nozze dell’Agnello, seguì la sorella Chiara nelle delizie eterne, ove, ambedue, figlie di Sion, sorelle per natura, per grazia e per regno, lodano Dio senza fine”. FF 3261
Litanie di Santa Chiara:
Santa madre nostra Chiara prega per noi
Pianticella del beatissimo padre Francesco
Dolce orma della Madre di Dio
Sposa, madre e sorella del Signore nostro Gesù Cristo
Figlia del Re dei re
Umilissima ancella di Cristo
Serva e ancella di tutte le Sorelle
Sorella degna d’amore
Pellegrina e Forestiera in questo mondo
Donna forte nelle tribolazioni
Donna paziente nella infermità
Chiara, luminosa per chiari meriti,
Chiara, vigilante nel dovere
Chiara, premurosa nel servizio
Chiara, cauta nelle esortazioni
Chiara, caritatevole nell’ammonire
Chiara, moderata nel correggere
Chiara, temperata nel comando
Chiara, ammirevole per compassione
Chiara, amata come il Figlio piccolino
Chiara, che ami e nutri le tue figlie
Chiara, che hai perseverato sino alla fine
Chiara, sorella e madre nostra.
Preghiamo:
I santi sono i veri portatori di luce all’interno della storia perché sono uomini e donne di speranza e di amore. Lasciamoci illuminare da Chiara, donna radicata nel mistero di Dio e innamorata del Crocifisso povero e, chiediamo a lei di intercedere per noi un cuore docile allo Spirito del Signore e alla sua santa operazione perché la Parola del Vangelo, il Figlio di Dio, prenda forma anche nella nostra vita. Per Cristo nostro Signore. Amen