Moltiplicando i pani, Gesù si manifesta profeta.

PRIMA LETTURA: 1Gv 4,7-10

Dio è amore.

SALMO: (Sal 71)

Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.

«In quel tempo, sceso dalla barca, Gesù vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i discepoli

dicendo: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congedali, in modo che, andando per le campagne e i villaggi dei dintorni, possano comprarsi da mangiare». Ma egli rispose loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Gli dissero: «Dobbiamo andare a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?». Ma egli disse loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». Si informarono e dissero: «Cinque, e due pesci».

E ordinò loro di farli sedere tutti, a gruppi, sull’erba verde. E sedettero, a gruppi di cento e di cinquanta. Prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero loro;

e divise i due pesci fra tutti.

Tutti mangiarono a sazietà, e dei pezzi di pane portarono via dodici ceste piene e quanto restava dei pesci. Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini».

Mc 6,34-44

La Parola è sempre nuova e dice sempre qualcosa di nuovo! Chi di voi ha mai sperimentato questo? Succede anche oggi, oggi che rileggiamo – forse per la trecentesima volta – e meditiamo il brano del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Un miracolo di non poco conto se si pensa che con 5 pani e 2 pesci Gesù sfama 5mila uomini (senza contare donne e bambini).

I discepoli mettono a disposizione tutto quello che hanno (5pani e 2pesci) per permettere il miracolo. Sempre i discepoli distribuiscono il cibo. Tutte cose pregne di significato, tutte cose che oggi diranno ancora una volta qualcosa a qualcuno, ma ciò che colpisce me è una semplice parola: COMPASSIONE.

Lo sguardo compassionevole di Gesù che guarda la folla, come oggi guarda noi. Gesù vide loro, come oggi vede noi, smarriti, stanchi, affamati (non solo di pane!).

Gesù ha a cuore il suo popolo (ora come allora) e si prende cura di tutti e di ciascuno. Lo fa con Amore, quello con la A maiuscola, quello capace di fargli provare nel cuore tutto ciò che il suo popolo prova, quello capace di fare gratuitamente non ciò che si chiede ma ciò di cui davvero si ha bisogno.

Gesù provvede. Dobbiamo crederlo sempre! Soprattutto adesso, in questo tempo di pandemia che ancora una volta ci sta mettendo alla prova tanto, troppo. Soprattutto adesso che siamo noi quelle pecore senza pastore. Gesù provvede!