Oggi si è compiuta questa Scrittura.
PRIMA LETTURA: Ne 8,2-4.5-6.8-10
Leggevano il libro della legge e ne spiegavano il senso.
SALMO (SAL 18)
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita.
SECONDA LETTURA: 1Cor 12,12-30
Voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte.
“Poiché molti hanno
cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo
a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da
principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare
ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un
resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti
conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua
fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli
rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò
nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa;
aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga,
gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si
è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». ”
Inizia la missione pubblica di Gesù e nella sinagoga proclama: oggi, in me si compie ciò che avete ascoltato, cioè: tutte le attese più belle e profonde di ogni cuore si realizzano.
Quel desiderio profondo di salvezza, di amore, di senso pieno della vita, quel bisogno profondo di Dio che ognuno di noi reca nel cuore, si soddisfa nella fede in Cristo, nella relazione d’amore con lui.
L’intento di Luca è quello di fornirci un resoconto ordinato, per aiutare ogni Teofilo (che in greco significa: amico di Dio) a “fondarsi bene”, non sulle chiacchiere o su delle pie idee, ma sui fatti concretamente accaduti, che sono alla base del cristianesimo. Meditare il Vangelo non significa leggere un romanzo, ma significa leggere e riflettere su ciò che Dio ha detto e fatto per noi, e ciò che continua a dire a noi e a fare per noi, cosicché noi possiamo corrispondergli.
Gesù inizia la sua missione nella sinagoga di Cafarnao, leggendo e meditando la Scrittura. Si alza, prende il rotolo del profeta Isaia e proclama un testo straordinario, dove si annunzia un personaggio che Dio invierà per proclamare la liberazione, che darà guarigione e salvezza. E conclude dicendo: oggi, in me si compie tutto ciò che avete ascoltato.
In Gesù si compie l’attesa che da millenni, per non dire da sempre, l’uomo ha nel cuore: l’attesa del Salvatore, di colui che è capace di strappare la nostra vita dalle grinfie della morte, e di donarci il perdono e la pace. Si tratta di un “oggi” che continua anche nel nostro oggi, e che ci dice dove e in chi possiamo trovare salvezza. Non nei soldi, non nella carriera, non da chissà quale scienza, ma da Gesù; e Gesù ci viene a salvare non con un’opera politica, con una strategia economica o con una serie di regolamenti, ma con la sua vita donata. Egli si è coinvolto al punto da farsi uno di noi, prendendo su di se tutto il male che ci fa soffrire, rivelandoci la sua infinita misericordia, per liberare i nostri cuori e renderci capaci di amare davvero, e chiede solo di essere accolto e seguito.
A questo punto, potremmo chiedere: ma è possibile che possiamo davvero trovare pace e salvezza in Cristo? La risposta è sì!
Ci vuol solo “il coraggio”, o meglio la fede, per lasciarlo entrare nella propria vita, affidandosi a lui e iniziando a camminare concretamente con lui.
Purtroppo tante volte, vuoi per nostra trascuratezza, o per non aver ricevuto un annuncio e una formazione adeguata, vuoi per gli scandali, ci allontaniamo, pensando già di “conoscere Gesù”, mentre invece, come disse Giovanni Battista: “in mezzo a voi sta uno che non conoscete”.
Dire che con Gesù la vita può sbocciare e rifiorire, è dire poco!
Preghiamo perciò perché tanti possano accogliere o riaccogliere Cristo, lui, il solo capace di saziare fino all’infinito i nostri cuori.