Tanti amici e amiche ieri per la celebrazione del transito durante il quale abbiamo ricordato i momenti salienti della nascita al cielo della nostra venerabile Maria Lorenza Longo. Con gioia hanno cantato con noi il Vespro invocando la venuta del Salvatore ormai prossima. Abbiamo ricordato anche madre Chiara Buscicchio e Giuliana Boccadamo che ci guardano dal cielo e che tanto hanno fatto per la madre Lorenza Longo.
Come prosieguo di questa preghiera c’è stato il momento tanto atteso della estrazione dei tre premi della lotteria, preceduto dal brioso momento musicale riservatoci dal nostro caro amico il dottor Antonio Vitale. Francesco Galluccio, presidente della Onlus l’Atrio delle Trentatré, ha fatto memoria delle innumerevoli iniziative di quest’anno a favore dei Restauri del patrimonio artistico del monastero, evidenziando che circa 2000 persone hanno visitato il nostro sito in gran parte sconosciuto. Facendosi aiutare da alcune monache più anziane, Francesco ha proceduto all’estrazione dei nomi dei vincitori dei quali uno solo presente. Al termine un brindisi giù alle cantine e un rinnovato augurio per un Santo Natale e un nuovo anno pieno di grazia e delle meravigliose sorprese che il Signore vorrà riservarci. Un ringraziamento di cuore a quanti hanno contribuito in ogni modo, attraverso la presenza, l’amicizia, le offerte, gli acquisti a rendere preziosa la serata di ieri. Il Signore possa benedirli tutti!

Queste le parole che la Madre Rosa Lupoli ha rivolto a tutti i presenti.

Carissimi amici e amiche,

Benvenuti per festeggiare con noi la nascita al cielo della nostra amata venerabile M.Lorenza Longo. E’ un evento prezioso che la nostra sororità ricorda da 479 anni. E’ morta infatti il 1539. La ricordiamo perché lei è la Roccia dalla quale siamo state tagliate, la cava dalla quale siamo state estratte, parafrasando il profeta Isaia.

Prima di dire qualcosa della causa voglio ricordare 2 persone che non sono più tra noi e che quest’anno hanno raggiunto la casa del Padre.

-M.Chiara Buscicchio, che è morta l’8  luglio, di quest’anno,  la donna che mi ha fatto conoscere la venerabile trasmettendomi l’amore e il desiderio di conoscenza e soprattutto incoraggiandomi a non lasciar perdere la causa di beatificazione per la quale lei tanto aveva fatto e continuava a fare mettendo da parte i soldini per il processo,e mandando alle sororità cappuccine italiane, libri opuscoli immaginette per non farne smarrire la memoria.

E la seconda è Giuliana Boccadamo, la docente universitaria che tanto mi ha aiutato nelle ricerche archivistiche sulla m. Lorenza e il cui studio sulla fondazione degli incurabili e dell’insula monastica di caponapoli è ancora oggi insuperato. Nonostante il dislivello di preparazione tra lei e me mi ha sempre stimato per quel poco che riuscivo a fare, dandomi criteri per affrontare ile fonti ma soprattutto fornendomi chiavi di lettura dei documenti presenti nel nostro archivio. Grazie a lei ne ho potuto apprezzare la preziosità. Con lei abbiamo retrodatato la data di morte della venerabile non più nel 1542 ma nel 1539.

Queste 2 grandi donne che hanno lavorato tanto per la venerabile possano dal cielo continuare a vegliare sul cammino della causa e sulla nostra sororità. Il nostro legame d’amore con loro non si è interrotto ma si è allargato alla dimensione dell’eternità.

Ieri ho chiamato il postulatore generale, fra Carlo Calloni per qualche aggiornamento: mi ha detto che dopo l’ottenimento del Revisa e le correzioni richieste, lui ha preparato il Summarium e ha compilato la fattispecie cronologica che è sul tavolo del sottosegretario da firmare. Lui spera che ciò avvenga prima di capodanno. Subito dopo insieme al Summarium sarà consegnato ai due medici ab inspectione nel giro di 3- 4 mesi. Essi dovranno esaminarlo ed esprimersi e poi dovrà comunque arrivare nelle mani della consulta medica con o senza parere favorevole.se passa dovrà andare ai teologi e poi ai cardinali e infine la firma del papa. Speriamo tutto nel prossimo anno.

Come regalo quest’anno la nostra venerabile per mezzo di persone che ci hanno usato benevolenza gratuita ci dona la gioia di realizzare un sogno: abbattere il muro di separazione e ricostruire il chiostro che per 500 anni era stato parte integrante della vita monastica della nostra sororità e che era stato brutalmente deturpato agli inizi del 900. Manca solo la formalizzazione ma speriamo presto, con fondi regionali, di dare il primo colpo di piccone per tirare giù il muro della vergogna con il quale uomini senza pietà hanno tolto luce aria e sole a donne che avevano l’unica colpa di aver scelto una vita con il Signore e per questo fieramente perseguitate. Ma come dico io sempre noi siamo ancora qui…loro non so.

Di tutta questa vita, nostra con Dio, della nostra storia, dei nostri eventi, del nostro lavoro, potete trovare notizia non solo sui social, ma ora anche sul sito www.cappuccine33.it, che dopo varie difficoltà di gestione, proviamo a rilanciare, proprio in occasione di questo Natale, grazie all’apporto della nostra sorella Paola, che porta con se, oltre a tanti doni nello spirito anche maggiore dimestichezza dei mezzi di comunicazioni e soprattutto grande desiderio di esprimere con la bellezza delle immagini e della grafica la vocazione ricevuta, il carisma che vive e il luogo che incornicia le albe e i tramonti che scandiscono i suoi giorni.

Per tutte le altre cose belle che il nostro Francesco realizza con la sua Atrio delle 33 ve ne parlerà lui stesso dopo la celebrazione dei  vespri e del transito. Raccogliamoci in preghiera con un attimo di silenzio.