Dal Vangelo di Luca 24, 1-9
Il primo giorno della settimana, al mattino presto esse si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea e diceva: “Bisogna che il Figlio dell’uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno””. Ed esse si ricordarono delle sue parole e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli. Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e non credevano ad esse. Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore per l’accaduto.
Quest’anno il cero porta in sé la Buona Novella della Risurrezione annunciata alla donne che al mattino presto si recarono al sepolcro, incontrando due uomini in abito sfolgorante che annunciano loro l’impensabile: “Non è qui, è risorto”! Sono loro a dare un senso al loro spavento! A dare una risposta alla loro paura con una notizia di Vita!
Sfolgora la croce al centro che dice della Risurrezione, della vita ripresa dalla terra, con l’oro e un bordo marcato,
che vuole simboleggiare le tenebre vinte!
Ai lati le due figure di uomini
sfolgoranti che annunciano
alle donne la Risurrezione.
In basso le donne cariche di profumi che si “scontrano” con la Vita, con la pietra rotolata che le porta ad interrogarsi.
Simbolicamente i colori rappresentano la gioia di chi accoglie insieme alle
decorazioni, e le forme
che convergono verso la croce vogliono raccontare
“l’andare verso
Gesù Risorto”.