Chiunque chiede, riceve.
PRIMA LETTURA: Est 4, 17n.p-r.aa-bb.gg-hh (NV) [gr. 4, 17ka.ke.l.s]
Non ho altro soccorso fuori di te, o Signore.
SALMO: (Sal 137)
Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto.
«In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.
Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti».
Mt 7,7-12
La preghiera è l’ossigeno per la nostra vita spirituale e per la nostra conversione.
Nostro Signore ci indica il giusto percorso da compiere per pregare: “Chiedere, cercare, bussare”.
Il cristiano davanti a ogni evento entra con Gesù nel Getsemani per abbandonare l’uomo vecchio piegato al soddisfacimento della propria volontà e rivestire il nuovo che compie la volontà del Padre.
Per questo la preghiera è l’attitudine fondamentale del cristiano. La preghiera presuppone la fede nella potenza e bontà di Dio: Dio può fare ogni cosa e ciò che fa non può essere che espressione della sua essenza, cioè l’amore. Quindi il cristiano che “bussa, cerca, chiede” deve saper chiedere il bene nella certezza che Dio, nei modi e tempi che non sono i nostri, lo farà. L’uomo del mondo, invece, non prega, esige.
Schiacciato su sé stesso non sa “cercare”, tutto deve essere subito a portata di mano.
Non può “bussare” perché per lui la vita è sua, non ha bisogno del permesso, deve poter entrare e uscire da fatti e relazioni seguendo le concupiscenze.
Di “chiedere” neanche a parlarne, tutto gli è dovuto.
Per questo così spesso le preghiere restano inascoltate; nascono dall’inganno del demonio che ci spinge a “diventare come Dio”, al centro dell’universo.
La Quaresima che stiamo percorrendo ci prepara alla Pasqua, a rinunciare a Satana e rinnovare le promesse battesimali per camminare in una vita nuova, mossa dall’amore che mette Dio innanzi a tutto il resto e i bisogni di chi ci è accanto prima dei nostri desideri, programmi, criteri.
Siamo dunque chiamati a convertirci, per donarci gratuitamente a chi viene da noi a “chiedere, bussare e cercare”.