Se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio.
PRIMA LETTURA: At 4,23-31
Terminata la preghiera, tutti furono colmati di Spirito Santo e proclamavano la parola di Dio con franchezza.
SALMO: (Sal 2)
Beato chi si rifugia in te, Signore.
«Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio».
Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito.»
Gv 3,1-8
L’incontro tra Gesù e Nicodemo mette in luce due cose inseparabili:
- il dono della vita celeste attraverso la morte e risurrezione di Gesù;
- l’acquisto della salvezza da parte di ogni uomo mediante il Battesimo.
L’evangelista san Giovanni chiama Nicodemo “un’autorità fra i giudei”, cioè membro del Sinèdrio.
Non è soltanto un giudeo pio, buon conoscitore della Legge: è soprattutto un “maestro d’Israele”.
Gesù ha di fronte un uomo intelligentissimo e penetrante. Per questo Gesù parla in modo più sottile. Egli conosce ciò che le parole del suo interlocutore non dicono, e risponde a ciò che l’altro pensa. Nicodemo ne sembra cosciente; e non esita a esprimere sino in fondo il suo pensiero con totale franchezza.
Poi si insabbia di fronte all’idea di rinascerlo: non può immaginare una vita al di sopra alla natura umana. Nell’uomo va operato un assoluto e totale rinnovamento; è assurdo – pensa Nicodemo – nascere di nuovo. Ma Gesù precisa di quale rinascita si tratti: una nascita spirituale, non meno concreta ma diversa da quella a cui pensa Nicodemo.
Quest’ultimo si trova imbarazzato di fronte al “nascere di nuovo”; Gesù gli parla di un “nascere dall’alto”.
A noi e a Nicodemo, Gesù vuole insegnarci che il nascere “da acqua e spirito” è il sacramento di Battesimo già operato, ma ancora da operarsi nell’arco della vita, da riscoprire ogni giorno, nei fatti ma specie nella grazia.