Perdonate e sarete perdonati.
PRIMA LETTURA: Dn 9,4b-10
Abbiamo peccato e abbiamo operato da malvagi.
SALMO: (SAL 78)
Signore, non trattarci secondo i nostri peccati.
Oppure:
Perdonaci, Signore, nella tua misericordia.
«In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate misericordiosi, come il
Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non
condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi
sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel
grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in
cambio».”
Lc 6,36-38
Oggi, il Vangelo di Luca proclama un messaggio più denso
che breve, nonostante sia molto breve. Lo possiamo ridurre a due punti: un
inquadramento di misericordia ed un contenuto di giustizia.
In primo luogo, un `inquadramento di misericordia´. Infatti, la
consegna di Gesù si distingue come una norma e risplende come un ambiente.
Norma assoluta: se il nostro Padre del cielo è misericordioso, noi, quali figli
Suoi, dobbiamo esserlo pure. E il Padre è così misericordioso! Nel versicolo
precedente afferma: «(…) e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è
benevolo verso gli ingrati e i maligni» (Lc 6,35).
In secondo luogo, un `contenuto di giustizia´. Infatti ci
troviamo di fronte a una specie di “legge del taglione” ma agli
antipodi (all’inversa) di quella respinta da Gesù («occhio per occhio, dente
per dente»). Qui, in quattro momenti successivi, il Maestro divino ci
istruisce, prima con due negazioni; poi con due affermazioni.
Negazioni: «Non giudicate e non sarete giudicati»; «Non condannate e non sarete condannati».
Affermazioni: «Perdonate e sarete perdonati»; «Date
e vi sarà dato».
Applichiamolo, in forma concisa, alla nostra vita quotidiana, soffermandoci
specialmente sulla quarta ingiunzione, come fa Gesù. Facciamo un coraggioso e
chiaro esame di coscienza: se in materia familiare, culturale, economica e
politica il Signore giudicasse e condannasse il nostro mondo come il mondo
giudica e condanna, chi potrebbe reggersi di fronte al tribunale? (Quando
torniamo a casa e leggiamo il giornale o ascoltiamo le notizie, pensiamo solo
nel al mondo della politica). Se il Signore ci perdonasse come lo fanno
ordinariamente gli uomini, quante persone ed istituzioni otterrebbero il totale
perdono?
La quarta ingiunzione, però, merita una riflessione particolare, giacché in
essa, la benedetta (?) legge del taglione che stiamo considerando, risulta, in
qualche modo superata. Infatti, se diamo, ci daranno nella stessa proporzione?
No! Se diamo, riceveremo –notiamolo bene- «una misura buona, pigiata,
colma e traboccante» (Lc 6,38). Ed è la luce di questa straordinaria
sproporzione che ci si esorta a dare previamente.
Domandiamoci: Quando do, do bene? do considerando il meglio, do pienamente?