Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose.

PRIMA LETTURA: At 2, 36-41

Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo.

SALMO: (Sal 32) 

 Dell’amore del Signore è piena la terra.

«In quel tempo, Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto».

Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» – che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”».

Maria di Màgdala andò subito ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto».

Gv 20,11-18

L’amore è mattiniero e anticipa l’aurora. Quando era ancora scuro, dopo una notte insonne, Maria di Magdala va in cerca del suo Gesù e si reca al sepolcro per incontrare di nuovo colui che la morte le ha rapito. Non trova pace, ha perso l’amore della sua vita. Ci sono momenti nella vita in cui tutto si sgretola. Sembra che sia finito tutto. Morte, disastri, dolori, malattie, delusioni, tradimenti! Tante cose che possono farci mancare la terra sotto i piedi e che possono spingerci verso una crisi profonda. Vedendo la tomba vuota, Maria si dispera e piange pensando che qualcuno abbia portato via il corpo di Gesù.

Penso a tante persone che hanno pianto la morte di un proprio caro durante questa pandemia e non hanno neppure potuto accompagnarlo alla sepoltura, per loro prego in questa Pasqua perché il Signore manifesti loro la potenza della Risurrezione.  

Maria cerca, vuole trovare Gesù come tante persone continuano a cercare e vorrebbero incontrare una ragione perché accadono certe cose. Gesù è là presente nella persona di un giardiniere e si fa presente nella vita di ciascuno di noi attraverso tante persone, un amico, un’amica che ci ridanno speranza e possono farci scoprire che l’amore è più forte della morte e della sconfitta.

Il giardiniere la chiama per nome “Maria”. Il nome rievoca tutta una storia, una vita e Maria si sente riconosciuta nella sua identità e con gioia immensa riconosce il suo Signore e vuole riabbracciarlo. Ma ora Gesù, il Maestro è il Risorto, è l’affermazione definitiva del fatto che l’amore vince la morte.

Nella sacra Scrittura noi riscontriamo che amore e morte sono i due nemici per eccellenza: non la vita e la morte, ma l’amore e la morte! E la morte, che tutto divora, che vince anche la vita, trova nell’amore un nemico capace di resisterle, fino a sconfiggerla. “I fedeli nell’amore rimarranno presso di Lui, perché grazia e misericordia sono per i suoi eletti”.

Domandiamoci: perché Gesù è risorto da morte? É risorto perché la sua vita è stata amore vissuto per gli uomini e per Dio fino all’estremo: «avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine».

Gesù è stato risuscitato dal Padre in risposta alla vita che aveva vissuto, al suo modo di vivere nell’amore fino all’estremo: potremmo dire che è stato il suo amore più forte della morte. Gesù si rivela a Maria, ma anche le comanda di annunziare quanto lei ha visto ai suoi discepoli.

Il Cristo cercato sempre diviene il Cristo trovato. Il Cristo trovato deve divenire il Cristo donato.

E allora se siamo risorti con Cristo, siamo creature nuove per testimoniare nella carità la potenza della Risurrezione.