Gesù insegnava come uno che ha autorità.
PRIMA LETTURA: 1Sam 1,9-20
Il Signore si ricordò di Anna ed ella partorì Samuèle.
SALMO: (1Sam 2,1.4-8)
Il mio cuore esulta nel Signore, mio salvatore.
“In quel tempo,
Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano
stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha
autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e
cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a
rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente:
«Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì
da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai
questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti
impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.”
Mc 1,21b-28
“Ed erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi”.
C’è sempre una radicale differenza tra l’essere i primi della classe e l’essere bravi. I primi della classe possono esserlo semplicemente perché hanno imparato bene la lezione. I bravi invece lo sono perché l’hanno capita, e per questo possiedono la materia in una maniera più autorevole.
Il Vangelo ci dice che Gesù parlava con autorevolezza, non a memoria. È come se volesse suggerirci che il cristianesimo è credibile solo a partire dall’aver fatto nostro ciò in cui crediamo e non semplicemente da saperlo perché letto da qualche parte. Tutti possiamo conoscere la teoria, ma ciò che fa la differenza è la pratica. Ed è l’impatto con il male che svela se noi siamo dalla parte giusta o sbagliata.
Infatti il male può lasciarci tutti i ragionamenti, ma è sempre messo in crisi quando incontra qualcuno che vive ciò che ha capito: “Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare: <<Che centri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei’. il santo di Dio e Gesù lo sgridò: <<Taci! Esci da quell’uomo» . E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui”.
Tutti noi con la nostra vita, con il tentativo di mettere in pratica il Vangelo dovremmo diventare un esorcismo vivente. Lì dove un cristiano è davvero cristiano urta sempre il male e lo costringe a manifestarsi, a venire allo scoperto.
Un cristiano, a cui funziona autenticamente il battesimo, chiude la bocca al male che incontra, lo costringe alla fuga, ad andarsene, perché un vero cristiano è sempre il prolungamento di Cristo nella storia. In questo senso una madre che fa autenticamente la madre è come un esorcismo. Un prete che fa bene il prete è come un esorcismo.
Un medico che fa bene il medico è come un esorcismo. E questo è sotto gli occhi di tutti: infatti quando uno fa bene ciò che è, e ciò che fa, innervosisce sempre i mediocri, gli ipocriti, gli opportunisti, i furbi. È il male che si ribella.