Sei invidioso perché io sono buono?

PRIMA LETTURA: Gdc 9,6-15

Avete detto: Un re regni sopra di noi. Invece il Signore, vostro Dio, è vostro re.

SALMO: (Sal 20)

Signore, il re gioisce della tua potenza!

«In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:

«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.

Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e da’ loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.

Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”.

Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».

Mt 20,1-16

Dio è il padrone buono, quello che sa quello che fa, il giusto, L’ UNICO.

Anche Gesù lo ha messo in rilievo, dicendo -” uno solo è buono, uno solo è giusto” – eppure a volte noi vorremmo dirgli che cosa è giusto, secondo il nostro metro, vorremmo sapere più di lui perché ci costa accettare che non ci dia tutto quello che chiediamo. I nostri sentimenti non sono perfetti, ma crediamo sempre di sapere quello che è più giusto per noi, e se non va tutto come vorremmo, siamo pronti a criticare tutti, anche Dio.

Questa parabola è indicativa di come noi vorremmo decidere al posto di Dio, e quando preghiamo, lo facciamo solo con la bocca e non con il cuore.

Noi siamo abituati a pensare che un premio vada dato in base al comportamento tenuto, perché dimentichiamo che la stessa bontà che il Signore usa agli altri, la usa con noi.

Ma noi siamo i buoni? Pensiamo davvero di meritare più degli altri? Ci rendiamo conto di quante grazie ci passano per le mani senza che neanche ce ne accorgiamo?

Se ci sembra che la paga non sia giusta, forse è il caso che ci fermiamo a conoscere di più il nostro Dio. Dio AMA, la sua giustizia è più che giustizia, è amore, e l’amore dona e si dona senza misurare, perché è assoluto. Se così non fosse, non ci sarebbe salvezza per noi, ma il nostro Dio è inchiodato alla croce per amore nostro, il suo scopo, il suo desiderio, è quello di vederci liberi dal peccato.

Non importa se solo un secondo prima di morire ci renderemo conto di quello che stiamo facendo, se risponderemo alla sua chiamata dopo aver vagabondato per tutta la vita, lui vuole solo che torniamo a casa, per poterci riempire del suo amore e della sua pace. Dio vuole la nostra salvezza, ma ci chiede di renderci conto di non poter essere salvi senza di lui.

Una cosa voglio far presente alla nostra ostinazione che resiste ad ogni tentativo di conversione: non giudichiamo e non saremo giudicati! Se qualcuno ci sembra un grande peccatore, se pensiamo che la sua anima si perderà, non limitiamoci a pensare tutto il male possibile di lui, ma preghiamo perché si salvi e ci passi avanti e meriti il paradiso ancor più di quanto noi pensiamo di meritarlo; e non facciamo che il giudizio sugli altri, firmi la nostra condanna.

Ultimamente, come non mai, ci capita di sentire parole come: buonista e lassista a cui si contrappongono severo e bigotto …… si litiga e si discute su questioni morali, ma in tutto questo l’unica cosa che riusciamo a vedere, è che si offende, si denigra e si condanna…. vediamo giudici severi che non accettano di sentirsi uguali ai fratelli perché si sentono superiori e intanto si fa a brandelli il corpo di Cristo!