Chi insegnerà e osserverà i precetti, sarà considerato grande nel regno dei cieli.
Osserverete le leggi e le metterete in pratica.
SALMO: (Sal 147)
Celebra il Signore, Gerusalemme.
«In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».
Mt 5,17-19
Il Signore ci richiama alla fedeltà alla legge di Dio e all’insegnamento della Chiesa Cattolica che da duemila anni la sta conservando e tramandando e ci insegna a fuggire ogni forma di relativismo.
Le mode, i cambiamenti del costume della società non possono cambiare “un solo iota o un solo trattino della legge”. Niente e nessuno ha il potere di decretare decaduto anche il minimo aspetto della legge divina, neppure quando il mondo intero ci spinge a modificare il senso profondo del bene e del male, ad accettare il peccato in nome della libertà, della tolleranza e della realizzazione individuale, addirittura talvolta camuffandolo e spacciandolo per una forma di carità.
Oggi, ai nostri giorni, c’è molto rispetto verso le diverse religioni. Tutte le religioni esprimono la ricerca della trascendenza da parte dell’uomo, la ricerca dell’aldilà, delle realtà eterne. Nel cristianesimo, invece, che affonda le sue radici nel giudaismo, questo fenomeno è inverso: è lo stesso Dio che cerca l’uomo.
Per vivere pienamente la vita cristianamente è necessario accogliere il senso profondo che Dio le dona. Per il Signore questo ci ha consegnato i suoi “comandamenti”, sul Sinai prima e sulla montagna di Galilea poi; sono il suo stesso amore declinato nella vita dell’uomo. Orientare la nostra vita, le scelte, le azioni di ogni giorno non alla legge del mondo ma alla legge di Dio, perché solo Dio è giustizia, verità e salvezza per la nostra anima.
Il Signore non si limita a metterci in guardia dal trasgredire i suoi comandamenti. Non è sufficiente osservare la volontà di Dio, ci è chiesto anche di insegnarla; proclamare al mondo che la legge di Dio è l’unica verità, l’unica via di giustizia e di verità, anche se questo significa andare contro la mentalità del mondo, ogni giorno sempre più tronfia di vanità e di autosufficienza.
Come ricordò Giovanni Paolo ll, Dio desidera avvicinarsi all’uomo, Dio vuole dirigergli la Sua parola, mostrargli il Suo volto perché cerca l’intimità con Lui. Questo diventa realtà nel popolo d’Israele, popolo scelto da Dio per ricevere le Sue parole, è questa l’esperienza che ha Mosè quando dice: «Infatti, quale grande nazione ha gli dei così vicini a sé, come il Signore nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo?» (Dt 4,7). E, ancora, il salmista canta che Dio «Annuncia a Giacobbe la sua parola, i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele. Così non ha fatto con nessun’altra nazione, non hanno fatto conoscere loro i Suoi giudizi» (Sal 147,19-20).
Gesù, dunque, con la Sua presenza realizza il desiderio di Dio di avvicinarsi all’uomo. Per questo dice che «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento» (Mt 5,17). Viene ad arricchirli, ad illuminarli affinché gli uomini conoscano il vero volto di Dio e possano entrare in intimità con Lui.
In questo senso, disprezzare le indicazioni di Dio, per insignificanti che esse siano, manifesta una conoscenza rachitica di Dio e, perciò, chi si trova in tali condizioni sarà considerato piccolo nel Regno dei Cieli. Ed è che, come diceva san Teofilo d’Antiochia, «Dio viene visto da chi può vederLo; solo devono avere aperti gli occhi dello spirito (…) ma certi uomini li hanno offuscati».
Aspiriamo, dunque, nella preghiera, a seguire con grande fedeltà tutte le indicazioni del Signore. Arriveremo così ad una grande intimità con Lui e saremo, quindi, considerati grandi nel Regno dei Cieli.