QUARTO GIORNO:
Preghiera Iniziale:
Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo.
Ti benedica il Signore e ti custodisca (Nm 6,24-26);
mostri a te il suo volto e abbia misericordia di te.
Rivolga il suo volto verso di te e ti dia pace.
Il Signore benedica te, frate LeTone.
Silvestro di Assisi
Primo sacerdote dell’ordine
Silvestro nacque ad Assisi nella seconda metà del 12° secolo, figlio di Rosone di Monaldo, fratello di Favarone, il padre di Chiara. Era un esperto legista, e divenne prete e canonico della cattedrale di San Rufino, proprio accanto alla casa di Chiara, Francesco era senza un soldo, ma Silvestro gli procurò delle pietre che gli servivano per riparare la chiesa di San Damiano. Quando seppe che Bernardo di Quintavalle si era unito a Francesco, egli pretese il saldo del debito. Francesco gli consegnò il denaro senza far domande e senza controllare la somma. Silvestro fu molto impressionato dal suo comportamento e, nel 1209, anch’egli si unì a Francesco, conducendo una vita esemplare di povertà e contemplazione. Pregò insieme a Chiara per discernere il Volere Divino riguardo a Francesco, e Masseo fu l’ambasciatore delle loro risposte. Spesso accompagnò Francesco quando viaggiava allo scopo di predicare, ed una volta, ad Arezzo, le sue preghiere portarono pace nella città, sconvolta da odio diabolico e scontri violenti fra i cittadini. Negli scritti di Bonaventura vengono narrate le visioni che Silvestro ebbe a proposito di Francesco.
Di lui leggiamo la sua conversione:
“Credo che non sia fuori luogo aggiungere qui la conversione del predetto Silvestro, come sia stato mosso dallo Spirito ad entrare nell’Ordine.
Silvestro era un sacerdote secolare della città di Assisi, e da lui un tempo l’uomo di Dio aveva comprato pietre per riparare una chiesa. Quando vide, in quei giorni, frate Bernardo, che dopo il santo fu la prima pianticella dell’Ordine, lasciare completamente i suoi beni e darli ai poveri, si sentì acceso da una cupidigia insaziabile e si lamentò col servo di Dio per le pietre che un tempo gli aveva vendute, come se non gli fossero state pagate completamente. Francesco, osservando che l’animo del sacerdote era corroso dal veleno dell’avarizia, ebbe un sorriso di campassione. Ma, desiderando portare in qualunque modo refrigerio a quell’arsura maledetta, gli riempì le mani di denaro, senza contarlo.
Prete Silvestro si rallegrò dei soldi ricevuti, ma più ancora ammirò la liberalità di chi donava. Ritornato a casa, ripensò più volte a quanto gli era accaduto, biasimandosi santamente e meravigliandosi di amare, pur essendo ormai vecchio, il mondo, mentre quel giovane disprezzava in tale modo tutte le cose. Quando poi fu pieno di buone disposizioni (Cfr 2Cor 2,15), Cristo gli aprì il seno della sua misericordia, gli mostrò quanto valessero le opere di Francesco, quanto fossero preziose davanti a lui e come con il loro splendore riempissero tutta la terra.
Vide infatti, in sogno, una croce d’oro che usciva dalla bocca di Francesco: la sua cima arrivava ai cieli (Cfr Gen 28,12), bracci protesi lateralmente cingevano tutto attorno il mondo.
Il sacerdote, compunto a quella vista, scacciò ogni ritardo dannoso, lasciò il mondo e divenne perfetto imitatore dell’uomo di Dio. Cominciò a condurre nell’Ordine una vita perfetta e la terminò in modo perfettissimo con la grazia di Cristo.
Ma quale meraviglia che Francesco sia apparso crocifisso,lui che ha amato tanto la croce? Non è certo sorprendente che, essendo così radicata nel suo cuore la croce che opera cose mirabili, e venendo su da un terreno buono, abbia prodotto fiori, fronde e frutti meravigliosi! Nient’altro, di specie diversa, poteva nascere da questa terra, che la croce gloriosa fin da principio aveva presa in tale modo tutta per sé.
Ma ritorniamo al nostro argomento.” FF 696
Preghiera finale:
Litanie di San Francesco:
Santissimo Padre nostro Gloria a Te
Signore Nostro Gesù Cristo
Santo Spirito Paraclito
Maria Vergine fatta Chiesa Guidaci nel cammino
Santo di Dio
Cavaliere di Cristo
Investito e rivestito dello Spirito
Purificato nel corpo e illuminato nell’anima
Infiammato col fuoco dell’amore
Riempito con l’amarezza della compassione
Ricolmato di dolcezza e consolazione
Pervaso di singolare letizia spirituale
Amico dello Sposo
Servo di Cristo
Araldo del gran Re
Messaggero di pace
Ricolmo di spirito profetico
Uomo apostolico
Fedele alla Santa Chiesa
Pastore del piccolo gregge
Luce mattutina diffusa sulle tenebre
Carro di fuoco luminosissimo
Ricco di povertà
Ricco di santa semplicità
Minore di tutti i minori
Generoso e compassionevole verso i poveri
Devoto adoratore della Trinità
Uomo fatto preghiera
Vero penitente
Immagine visibile di Cristo
Preghiamo:
A colui che tanto patì per noi, che tanti beni ha elargito e ci elargirà in futuro, a Dio, ogni creatura che è nei cieli, sulla terra, nel mare e negli abissi, renda lode, gloria, onore e benedizione, poiché egli è la nostra virtù e la nostra fortezza, lui che solo è buono, solo altissimo, solo onnipotente, ammirabile, glorioso e solo è santo, degno di lode e benedetto per gli infiniti secoli dei secoli. Amen FF 202