Settimo Giorno:

Preghiera Iniziale

Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Il Signore vi benedica e vi custodisca. Vi mostri la sua faccia e abbia misericordia di voi.

Volga verso di voi il suo volto e vi dia pace, sorelle e figlie mie, e a tutte le altre che verranno e rimarranno nella vostra comunità, e alle altre ancora, tanto presenti che future, che persevereranno fino alla fine negli altri monasteri delle povere dame.

Io Chiara, ancella di Cristo, pianticella del beatissimo padre nostro san Francesco, sorella e madre vostra e delle altre sorelle povere, benché indegna, prego il Signore nostro Gesù Cristo, per la sua misericordia e per l’intercessione della santissima sua genitrice, santa Maria, e del beato Michele arcangelo e di tutti i santi angeli di Dio, del beato Francesco padre nostro e di tutti i santi e le sante, che lo stesso Padre celeste vi dia e vi confermi questa santissima benedizione sua in cielo e in terra: in terra, moltiplicandovi nella grazia e nelle sue virtù fra i servi e le ancelle sue nella Chiesa sua militante; e in cielo, esaltandovi e glorificandovi nella Chiesa trionfante fra i santi e le sante sue. Vi benedico nella mia vita e dopo la mia morte, come posso, con tutte le benedizioni, con le quali il Padre delle misericordie ha benedetto e benedirà i suoi figli e le sue figlie in cielo e sulla terra, e con le quali il padre e la madre spirituale ha benedetto e benedirà i figli suoi e le figlie spirituali. Amen. Siate sempre amanti delle anime vostre e di tutte le vostre sorelle, e siate sempre sollecite nell’osservare quelle cose che avete promesso al Signore.

LA STORIA FA LA PACE IN MONASTERO

Oggi incontriamo sorelle che con la loro presenza in monastero sono una testimonianza di Pace in quei turbolenti anni che videro Assisi squassata da lotte intestine. La storia con le sue violenze non rimane fuori dalle mura del monastero.

Esse sono Benvenuta da Perugia, Filippa di Leonardo di Gislerio, Agnese di messere Oportulo de Bernardo di Assisi, sr Francesca di capitan di Collemezzo.

1) La prima è Benvenuta da Perugia. Lei dichiara   di aver incontrato Chiara da bambina a Perugia, nella sua casa dove Favarone si era rifugiato con la sua famiglia nel 1203, avendo partecipato alla guerra di Perugia schierandosi, come al maggior parte dei feudatari assisani, con i nobili Perugini contro i minores di Assisi. Benvenuta entra lo stesso anno   di Chiara nel mese di settembre.  Pensare che   i loro padri e i loro fratelli combattevano contro Francesco e dopo qualche anno le sorelle seguivano quel giovane folle nella strada della povertà. E’ quella che ha vissuto di più con Chiara per circa 42 anni. Donne nobili che hanno scelto la più stretta povertà e austerità.

2) La seconda è la Suor Filippa di Leonardo di Gislerio, terza compagna di Chiara, anche lei appartenente alla nobiltà feudale di Chiara e che come Chiara si rifugiò a Perugia. Figlia di Gislerio d’Alberico, signore del castello di Sassorosso che fu uno dei primi distrutti dalla furia popolare del nascente comune di Assisi.

3) Sr. Agnese di Oportulo di Bernardo, entrata in monastero nel 1220, era figlia di quel podestà di Assisi per il quale san Francesco compose la strofa del perdono nel Cantico di frate Sole affinché potesse riconciliarsi col vescovo Guido che lo aveva scomunicato per la sua alleanza con i popolari di Perugia. Oltre alla santità di Francesco, tanto deve aver influito sulla decisone del padre anche il fatto che   la sua unica figlia femmina Agnese rinchiusa   già da 5 anni in san Damiano.

4) Sr. Francesca de Messere Capitaneo (spesso indicava il titolo di condottiero di truppe) da Col de Mezzo, che nel secolo si chiamava Massariola figlia di un proprietario di un castello posto nel confine tra Assisi e Todi. Sarà la zia di Vanna di Codimezzo, la moglie di Jacopone da Todi, che morì giovane, in seguito a un crollo e che fu trovata   con il cilicio   sotto vesti mondane segnando per sempre la vita del poeta.

Questi dati storici che emergono dal processo di canonizzazione sono di grande importanza perché le suore testimoniano con la loro presenza, la pace fatta tra le varie componenti politiche di Assisi. Se tante sorelle della prima ora erano tutte nobili, e schierate con Perugia   contro la fazione di Francesco, la loro conversione al seguito di Chiara, frutto della predicazione del figlio del mercante di panni, vuol dire che la pace era divenuta una componente sociale importante. Le sorelle povere hanno fatto la loro parte nel perseguire la pace, senza fare troppi proclami ma affermando con la loro scelta sororale, che, pur diverse per estrazione sociale e “nemiche” per famiglia si poteva vivere insieme in altissima povertà e in santa unità secondo la forma del vangelo di Gesù Cristo!

Preghiera Finale:

Litanie di Santa Chiara:

Santa madre nostra Chiara                                                           prega per noi

Pianticella del beatissimo padre Francesco

Dolce orma della Madre di Dio

Sposa, madre e sorella del Signore nostro Gesù Cristo

Figlia del Re dei re

Umilissima ancella di Cristo

Serva e ancella di tutte le Sorelle

Sorella degna d’amore

Pellegrina e Forestiera in questo mondo

Donna forte nelle tribolazioni

Donna paziente nella infermità

Chiara, luminosa per chiari meriti,

Chiara, vigilante nel dovere

Chiara, premurosa nel servizio

Chiara, cauta nelle esortazioni

Chiara, caritatevole nell’ammonire

Chiara, moderata nel correggere

Chiara, temperata nel comando

Chiara, ammirevole per compassione

Chiara, amata come il Figlio piccolino

Chiara, che ami e nutri le tue figlie

Chiara, che hai perseverato sino alla fine

Chiara, sorella e madre nostra.

Preghiamo: I santi sono i veri portatori di luce all’interno della storia perché sono uomini e donne di speranza e di amore. Lasciamoci illuminare da Chiara, donna radicata nel mistero di Dio e innamorata del Crocifisso povero e, chiediamo a lei di intercedere per noi un cuore docile allo Spirito del Signore e alla sua santa operazione perché la Parola del Vangelo, il Figlio di Dio, prenda forma anche nella nostra vita. Per Cristo nostro Signore. Amen