Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.
PRIMA LETTURA: 2Sam 7,1-5.8-12.14.16
Il regno di Davide sarà saldo per sempre davanti al Signore.
SALMO: (Sal 88)
Canterò per sempre l’amore del Signore.
SECONDA LETTURA: Rm 16,25-27
Il mistero avvolto nel silenzio per secoli, ora è manifestato.
La storia della salvezza giunge ad un punto molto alto con l’icona dell’Annunciazione. Il brano che abbiamo proclamato è sicuramente tra i più conosciuti, ma ogni volta che lo meditiamo ha quella capacità di sorprenderci perché la Scrittura ha la forza di essere una miniera inesauribile e fa scaturire riflessioni nuove.
La scena si svolge a Betlemme sperduto paese ai margini dell’Impero Romano. Luogo visto con disprezzo anche dagli Ebrei perché, essendo luogo di confine, era un crogiuolo di popoli.
Come ci indica Papa Francesco la scelta di Dio è per le periferie. Ciò che agli occhi del mondo è marginale diventa invece nella storia della salvezza centrale. La scena non si ambienta a Gerusalemme, luogo di culto, non a Roma, centro politico. Non viene scelto un pio osservante della Legge, ma una donna. Pensate che le donne non venivano considerate. Quando Gesù moltiplica i pani e i pesci la Scrittura ci dice il numero di persone sfamate, ma ci dice che venivano escluse donne e bambini. Non venivano conteggiati nelle statistiche.
Le belle rappresentazioni che mettono in evidenza la Vergine che ha tra le mani i rotoli della Legge sono suggestive dal punto di vista artistico, ma non corrispondono a verità. Gli Ebrei ortodossi affermano che è meglio bruciare la Torah piuttosto che farla toccare da una donna. Da questo comprendiamo che le strade scelte dal Signore seguono logiche al di sopra delle scelte umane. “Le mie vie non sono le vostre vie e i miei pensieri non sono i vostri pensieri” ci dice l’oracolo del profeta Isaia e in questo brano lo sperimentiamo.
Dio ha le sue strade e in queste un ruolo privilegiato lo ha Maria che abbiamo invocato pochi giorni fa come Immacolata. Maria ci insegna la sua docilità al progetto di Dio che sa vincere iniziali titubanze: come faccio? Non conosco uomo.
Quante volte nella nostra vita di fede possono capitare i dubbi. Maria ci insegna a non nasconderli, ma ad affidarli a Dio stesso e Lui non mancherà di offrirci la risposta e ci fa comprendere che: Nulla è impossibile a Dio.
Maria lo potrà sperimentare dopo poco quando constaterà i prodigi del Signore compiuti nella cugina Elisabetta che, pur tarda di età, è in attesa di un bimbo. Di fronte alle spiegazioni dell’angelo Ella si dichiara disponibile in quel Eccomi che irrompe nella storia e ricucirà il rapporto con Dio rotto con la disobbedienza di Eva. I due progenitori dopo aver obbedito al serpente si nascondono nel giardino e Dio chiede ad Adamo: Dove sei? Questi non risponde Eccomi, ma mette davanti tutte le sue giustificazioni.
Di fronte a quella proposta Dio sembra chiedere alla Vergine: Dove sei? La risposta della Vergine non si fa attendere: Eccomi sono la serva del Signore si compia in me la tua parola. Maria diventa modello del credente che ragiona la sua fede, la vive in pienezza sottoponendo a Dio tutte le sue preoccupazioni. Questo permetterà alla Vergine di esultare nel Magnificat e potrà essere Maestra ai servi di Canaa, e quindi di noi tutti, quando si rivolgerà a loro dicendo: “Fate quello che vi dirà”.