Maria Longo nacque probabilmente il 1463 in Spagna, forse a Lerida, dalla stirpe dei Richenza, stimata per eminenti virtù civili e religiosi.
Giovanissima andò in sposa al giusperito di Sant Mateu Joan Llonc, dottore in utroque jure.
Da questo riuscito matrimonio si congettura che siano nati tre figli, ma si ha certezza storica, da un documento notarile del 1515, soltanto di una figlia di nome Speranza.
Gli anni trascorrevano in idilliaca serenità. Nella loro casa c’era identità di ideali, armonia di cuori, agiatezza economica, atmosfera sentimentale e profondamente religiosa. Sembrava che niente potesse mai turbare tanta felicità. Eppure un funesto giorno accadde l’imprevedibile. Appunto per la rettitudine morale, a cui si accoppiava una gran fermezza di carattere, al momento opportuno, la Madama Longo sapeva essere anche molto energica nel richiamare al dovere chi mancasse. Ora, tra le domestiche, vi era una serva, la quale più volte aveva meritato di essere rimproverata per il suo spirito di insofferenza e ribellione. Un giorno però, questa sventurata decise di sfogare il suo diabolico odio, accumulato da tanto tempo nel suo animo contro la sua padrona. L’occasione le fu data a un festa di ballo che si teneva nella casa dei Llonc. Al momento del rinfresco, pose nella coppa della padrona un nefando intruglio velenoso. La povera signora avvertì subito dolori e convulsioni atroci, e la festa svanì in un’affannosa corsa ai rimedi capaci di scongiurare la catastrofe. Riuscirono a salvarle la vita, ma si ridusse ad un ombra di se stessa ,tutta rattrappita e paralitica, bisognosa di mille cure e premure.