Giovanni era la lampada che arde e risplende.
La mia casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli.
SALMO: (Sal 66)
Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.
«In quel tempo, Gesù disse ai Giudei:
«Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato».
Gv 5,33-36
Oggi, noi cristiani dobbiamo imparare molto da Giovanni Battista. Gesù lo paragona con il fuoco che brucia e dà luce: «Giovanni era la lampada che arde e risplende» (Gv 5,35). La sua missione, come la nostra, fu quella di preparare il cammino del Maestro: spianare i cuori perché solo Cristo emerga, annunciare che la vita piena è possibile, se seguiamo Gesù Cristo con fedeltà. Giovanni è la voce che invoca nel deserto: «preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!» (Mt 3,3). Il figlio di Dio viene alla terra per riposare nei nostri cuori. —Però… nel nostro cuore comanda la nostra libertà, ed Egli ci chiede “permesso” per entrare lì: per questo, bisogna “spianare” la difficile rotta che appunta verso il cuore umano. «che il nostro pensiero sia pronto per il ritorno di Cristo con una preparazione non inferiore a quella che faremo se Egli ancora dovesse venire al mondo» (San Carlo Borromeo).
Oggi ci si chiede di imparare da Giovanni. Non è facile. La rinuncia, il sacrificio, il compromesso, la verità… non sono di moda attualmente. Quanti sono quelli che agiscono solo per il denaro, per il piacere, per la comodità, per la bugia…? bisogna mantenere il cuore pulito e disoccupato di cose innecessarie. Altrimenti lì non potrà trovare lo spazio né Gesù, né le altre persone.
Però il Vangelo è cammino di vita di felicità. Solo la verità ci può rendere liberi, anche se questo possa comportare la persecuzione o la morte. Giovanni Battista lo aveva già intuito però accetta perché questa è la sua missione. Il suo battesimo era liberatorio e le sue parole —invitando alla conversione— il cammino per arrivare.
Gesù trova il cammino spianato, preparato, maturo per la penitenza del Battista, le sue opere sono la testimonianza che Egli è l’inviato. Incontra già i cuori pentiti e umiliati grazie alla testimonianza di Giovanni. Per egli, il Maestro non trova altro che parole di elogio.
Magari, fossero parole identiche per ognuno di noi. Soprattutto, se siamo stati capaci di indicare il Maestro, presentandolo e allo stesso tempo, scomparendo noi stessi.