Fa udire i sordi e fa parlare i muti.
PRIMA LETTURA: Gen 3,1-8
Sareste come Dio, conoscendo il bene e il male.
SALMO (SAL 31)
Beato l’uomo a cui è tolta la colpa.
“In quel tempo,
Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di
Galilea in pieno territorio della Decàpoli.
Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in
disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva
gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli
disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si
sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo
proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire
i sordi e fa parlare i muti!».”
Effatà… Apriti!!! Ecco la parolina magica che apre le porte del nostro cuore. Dobbiamo infatti spalancare le porte a Cristo se vogliamo comunicare con Lui.
Ma per ascoltarLo, per parlarGli, per toccarLo, dobbiamo supplicarLo di guarire il nostro “sordomutismo”. Siamo tutti un po’ sordumuti… viviamo la nostra vita in una campana insonorizzata, chiusa ermeticamente ….
E meno male che nel giorno del nostro battesimo il sacerdote ha pronunciato la parola “Effatà”!!! Pensa se si fosse dimenticato di dirla!!!
“Effatà”, una parola speciale con la quale il buon Dio ci ha fatto il dono della voce e dell’udito… ma con l’andare del tempo le cose si sono un po’ guastate. Con la voce facciamo i prepotenti e l’udito lo utilizziamo a intermittenza ascoltando solo ciò che più ci garba.
Quante volte pensiamo che la persona che ci sta parlando stia dicendo delle cose poco brillanti, poco interessanti o poco intelligenti? Ma chi non sa ascoltare, con il tempo, diventerà anche muto… perché dalla sua bocca verranno fuori solo parole che non toccano il cuore di nessuno.
Certo che è curioso come Gesù opera questa guarigione… Sembrano quasi i modi di uno stregone!!!
Fango… saliva… respiro… e il tutto lontano dalla folla.
Noi ci saremmo domandati: “Ma che razza di medicina è mai questa?”.
Non dobbiamo però sorprenderci, Dio, per guarire, usa a volte dei metodi “molto particolari” che di solito noi non comprendiamo.
Accogliere Gesù nella nostra vita significa stare a Tu per Tu con Lui; solo Lui potrà guarire tutte le nostre chiusure e toglierci quel grosso tappo di cerume che da soli non riusciremmo mai a togliere.
Chiediamo allora al buon Dio di aumentare la nostra fede, di inalarci il Suo Spirito come una medicina con l’aerosol… per sciogliere il nodo che abbiamo in gola e aprire il nostro udito, ossia di guarire ciò che ci impedisce di comunicare con Lui e con i nostri fratelli.
E’ terribile rimanere sordomuti sapendo che c’è qualcuno che vuole e può guarirci.
Quando incontriamo il Signore, iniziamo a godere di tutte le cose che la natura ci dona, ma soprattutto diventiamo capaci di dire:
“Ti amo… Grazie… Scusa… Per favore… Prima tu… Bravo… Posso aiutarti…”
Ringraziamo il Signore per averci fatti uscire dall’angusto recinto in cui eravamo prigionieri; la Sua voce ci ha raggiunti e Lui ci ha guariti con la Sua saliva.